Mālā o mala è una parola femminile che arriva dall’antica lingua sanscrita e significa “corona, ghirlanda” ed è uno tra gli strumenti più preziosi e affascinanti sviluppati per mantenere la mente concentrata e libera dai pensieri durante la preghiera, la meditazione, durante pratiche devozionali oppure per contare i respiri.
I mala sono un vero e proprio rosario meditativo e i grani che lo compongono aiutano a tenere il conto dei mantra.
Le origini di questo oggetto sono indiane e risalgono a milioni di anni fa ma vengono utilizzati anche in altre religioni come la religione induista, buddista ecc…
I mala, per dare un tocco etnico ed elegante all’abbigliamento, vengono indossati anche come braccialetti e collane, ma non dobbiamo dimenticare che sono oggetti sacri e pertanto vanno trattati con cura e rispetto.
Donare un mala è sicuramente un segno di protezione e buon auspicio.
Come sono composti i mala
Il mala tradizionalmente sono composti da 108 grani o comunque da multipli di 9 oltre a una pietra più grande centrale denominata “guru” o “meru” a cui spesso è collegata una nappina.
Generalmente i mala sono realizzati con semi, pietre, gemme, palline di legno o diversi altri materiali a seconda della tradizione e vengono annodati a mano, uno ad uno, in modo da rendere la collana particolarmente resistente. Il diametro dei grani è variabile ma generalmente oscilla tra i 6 e gli 8 millimetri.
La perla piu’ grande, vicino alla nappa, è detta perla del guru e rappresenta il chakra della corona. Non conta come grano di preghiera ma rappresenta l’inizio, il punto di svolta e la fine del mala.
Come scegliere quello giusto
Potendo scegliere tra diverse tipologie non è sempre facile trovare il mala adatto a noi anche se spesso, senza nemmeno sapere perché, siamo attratti da un determinato mala; pertanto affidarsi all’istinto ed ascoltare le proprie sensazioni è la migliore soluzione.
Ci sono molte connessioni ed energie che portano ognuno di noi a scegliere un mala piuttosto che un altro.
Non sempre quello da cui siamo attratti è quello che esteticamente rispecchia i nostri gusti, ma sarà comunque quello più adatto a noi in quello specifico momento della nostra vita.
Come utilizzare un mala
Quando si usa una mala si parte a sinistra della perla del guru. I grani vanno fatti scorrere in direzione oraria “sgranando” tra l’anulare ed il pollice (possibilmente evitare l’indice, che rappresenta l’ego) e si recita un mantra per ogni grano.
La pietra piu’ grande non viene inclusa nel conteggio dei 108 mantra ma il suo scopo è quello di segnalare al praticante che il conteggio è terminato.
Ad ogni grano corrisponde una preghiera e si procede in questo modo fino al termine della circonferenza. Una volta giunti all’ultimo seme “grano stupa” si può continuare la preghiera retrocedendo in senso contrario.
Non si sorpassa mai la Pietra del Guru.